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Verona
COLONNE DI CARTA si può considerare un'OFFICINA SPERIMENTALE PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA.
Essendo per la maggior parte studenti della facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Verona, attualmente stiamo lavorando soprattutto sulla lettura espressiva, ma non ci consideriamo solo lettori. Vogliamo essere studenti e studiosi che credono fermamente che la cultura possa essere ancora un mezzo per esprimersi, necessaria per vivere e realizzarsi nelle sue forme più diverse. Questo blog è un mezzo per dar vita a un dibattito culturale oltre che informare sui nostri spettacoli e le varie iniziative che intraprenderemo. Ma l'obiettivo finale è diventare promotori delle più diverse proposte nel maggior numero di ambiti culturali possibili.

mercoledì 1 dicembre 2010

Scrivere cose che il lettore vorrebbe aver scritto lui.


Volevo solo lasciare un saluto, e due parole che fanno bene..

"Scrivere con parole semplici ed elementari; essere sinceri; scrivere solo quando si ama non soltanto le cose che si scrivono ma, soprattutto, coloro che le leggeranno; ... scrivere cose che il lettore vorrebbe aver scritto lui; scrivere cose che toccano i sentimenti degli uomini senza essere sentimentali; guardare attentamente le cose della vita e i dettagli di queste cose e i dettagli fisici delle persone, così da scoprire se è possibile (ma con molta amicizia e tenerezza, non con severità) il carattere e sentimenti; PROVARE IL SENTIMENTO DELL'INGIUSTIZIA (anche sociale, certo, perchè no, ma non soltanto sociale) e indignarsi sinceramente e poi dirlo e scriverlo; pensare (anche da giovani) che la vita è breve." Goffredo Parise

Buone tempeste
Giulia

lunedì 1 novembre 2010


Nel seguire l'esempio di Giulia, che ha ridato vita, con i suoi pensieri, al blog di "Colonne di Carta", voglio condividere con voi una scoperta banale, ma importante per chi, come me, ama i libri.
Esistono sparse in Europa, una serie di paesi che vivono e si sviluppano da decenni sulla vendita di libri, soprattutto di seconda mano e di libri antichi e rari. Non si tratta di una trovata pubblicitaria, non una città che si traveste con un manto di libri per poi tornare a essere la solita città di sempre. Si tratta di luoghi che hanno visto venditori che riempivano le proprie gerle di tomi per mettersi in viaggio e raggiungere quanti li desiderassero:
libri presi per la loro bellezza, per il piacere di un racconto; o testi proibiti, libri dai contenuti rivoluzionari per la mente e per l'anima, che un tempo erano così desiderati e oggi spesso neppure degnati di uno sguardo.
Ma all'antico si affianca il moderno e oggi al sito www.booktown.net sono riuniti questi luoghi affascinanti. E, sorpresa sorpresa, l'Italia non è assente...

Marco

martedì 26 ottobre 2010

Nanda.


Proprio ieri dicevo ai miei compagni che desideravo scrivere qualcosa sul nostro blog per ricordare Fernanda Pivano.
Questa mattina a lezione pensavo che sarebbe stato bello pubblicare una poesia di Rilke o un pezzo divertente di Benni (è tanto bello ridere!).
Dopo il pranzo sentivo un'incontenibile frustrazione di fronte all'ennesimo gioco di potere che incatena la nostra Italia.
Ora mi ritrovo a saper solo dire che leggere libera.

Giulia

sabato 19 giugno 2010

Vi aspettiamo!


Abbiamo voglia di condividere, di leggere con voi! Perchè? Le "Colonne di Carta" sperimentano nuovi modi di fare cultura, tentano di trasformare la letteratura in mezzi per condividere un momento. Il 24 giugno al Castrum faremo proprio questo: offrire le nostre letture, ma non PER un pubblico, ma TRA il pubblico. Vi aspettiamo numerosi, e se avete un libro che parli dei problemi quotidiani, portatelo:
troviamo un posto anche per voi!

Marco

«Non è la dimensione del vaso che importa, ma quello che ognuno di noi riesce a mettervi, anche se dovrà traboccare e andare perduto.»

José Saramago

domenica 13 giugno 2010

AVANTI TUTTA!!!


Giugno, caldo, lavoro, esami, casini vari... ma la voglia di lettura rimane sempre! E per leggere insieme stiamo allestendo un incontro di lettura espressiva all'Osteria Castrum (Castelrotto - San Pietro in Cariano) il 24 giugno 2010 alle 21.00.
L'argomento? Una risata sui piccoli problemi della vita. Per altre info addocchiate il blog nei prossimi giorni.

Marco

Dio prese del fango, ci sputò su, e nacque Adamo. E Adamo, asciugandosi il viso, disse: "Cominciamo bene..."
Giobbe Covatta

giovedì 20 maggio 2010

I FIGLI DI CALVINO


Nell'immensa gioia di crescere dei figli, rimane sempre, per un genitore, il dubbio che non si sia fatto tutto il possibile, soprattutto quando non li vediamo come avremmo voluto. Ma poi, nella diversità, un padre vede sempre qualcosa di sè nel proprio figlio. Capisce che, nonostate tutto, i semi che ha pianato hanno dato il loro frutto. Semi piantati in una terra divesa, e per questo diversi essi stessi. Ieri sera il nostro spettacolo ITALO AMERICANO, ci ha dato grandi soddisfazioni. Non credevo così tante!! Belli i complimenti: ma fantastiche le critiche! E' incredibile la soddisfazione di sentirti dire che potevi fare meglio. Oppure quando ti punzecchiano rimproverandoti che hai fatto una cosa brutta. Significa che qualcuno ti osserva, ha visto che ci sei. E noi possiamo imparare da questo. Molto più triste aver visto chi, attratto dal volantino che prometteva un aperitivo, se n'è andato quando si è reso conto che assieme all'apertivo c'era qualcos'altro di "troppo impegnativo".
Cosa rispondere a chi ci critica? Che è vero, non siamo neppure degni di parlare di Calvino; la nostra interpretazione è stata libera, forse troppo. Eppure nel nostro spettacolo c'era qualcosa di lui. Perchè anche noi,amanti della letteratura, siamo suoi figli. E, almeno un pò, gli assomigliamo.

Marco

sabato 8 maggio 2010

ITALO AMERICANO




APPUNTI PER IL FUTURO
1-Essere più leggeri: bisogna volare altrimenti il mondo ci schiaccia
2-Viaggiare rapidi: il mondo è paese e per tornare a casa serve esserlo
3-Essere esatti:com'è il silenzio
4-Pensare visibilmente: per rendere i sogni reali
5-Vedere la molteplicità del mondo: perchè c'è tanto da vedere e noi vogliamo conoscere tutto.

Alberto

mercoledì 5 maggio 2010

Maratona letteraria del 3 e 4 maggio 2010: c'eravamo!


"Sono andato, in piena notte, a leggere per una maratona letteraria" ho detto ad un amico.
"E che è?" mi ha chiesto. Ho risposto che, alla Società Letteraria di Verona, si era letto per trenta ore, ininterrottamente, le "Confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo, in occasione del 150° anniversario dello sbarco dei Mille di Garibaldi.
E ho precisato: ininterrottamente!

Mi sono sentito chiedere:
"E che c'è di straordianario?"
Di straordinario c'è che, assieme alle tante cose che accadono ogni istante nel mondo, c'eravamo anche noi delle COLONNE DI CARTA (vedi nella Gallery), assieme ad altri volontari, idealisti del libro che considerano importante testimoniare che la lettura è un veicolo non solo di contenuti di altri, ma anche di significati propri. Leggere Nievo significa che crediamo nell'Italia, bella o brutta che sia, e in ciò che hanno fatto i nostri avi.
Ma, soprattutto, crediamo che anche noi, magari con questo gesto, abbiamo fatto qualcosa per l'Italia che verrà!

Marco


Io nacqui veneziano ai 18 ottobre del 1775, giorno dell'evangelista san Luca; e morrò per la grazia di Dio italiano quando lo vorrà quella Provvidenza che governa misteriosamente il mondo.


Incipit de "Le confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo

giovedì 29 aprile 2010

Musica in parole o Parole in musica?


Non è certo facile rispondere ad una domanda come questa, anzi direi che una risposta certa non l'avremo, perchè la parola è musica e la musica è parola!
Gli antichi dicevano "Tutto si muove, Tutto vibra".
E' possibile quindi che ogni nostra parola,ogni suono che produciamo vada a trasformare l'ambiente che ci circonda, influenzato dalle nostre vibrazioni?
Forse è per questo motivo che dovremmo prestare più attenzione a ciò che viene detto e a ciò che viene espresso con il suono, perchè molti indizi ci sono nascosti e se non rimaniamo con l'orecchio teso ad ascoltare sentiremo solo una nenia insulsa, mentre il mondo suona la sinfonia della vita!

Emi

domenica 25 aprile 2010

Resistenza a chi?


Negli ultimi anni è nato un dibattito sul significato storico della Resistenza: chi erano i partigiani e che significato ha avuto la loro attività?
Purtroppo viene data solo una risposta politica, ognuno dalla propria parte. La letteratura italiana possiede un filone nato nel dopoguerra sulla resistenza, che guarda da diverse angolature a ciò che è accaduto.
Prima di arrogarci il diritto di riscrivere la storia, leggiamo ciò che già è stato scritto.

Marco


Sergio P. partì una mattina da Castagnole delle Lanze per andare a Castino ad arruolarsi in quell’importante presidio badogliano.
Aveva diciotto anni scarsi, un impermeabile chiaro, un cinturone da ufficiale e scarpe da montagna nuove con bei legacci colorati, ma rimaneva quello che era sempre stato sino a un minuto prima dalla partenza: un ragazzo di paese che i suoi sono possidenti e l’hanno mandato in città a studiare. E lo steso rimase anche quando, perso di vista Castagnole, da una tasca sotto l’impermeabile tirò fuori una pistola nuovissima e ne riempì la fondina dando così un significato al cinturone da ufficiale.
Aveva in mente di mettersi nome di battaglia Raoul.
Per una strada tutta deserta camminava a cuor leggero; a dispetto del fatto che al paese aveva lasciata sola sua madre vedova, si sentiva figlio di nessuno, e questa è la condizione ideale per fare le due cose veramente gravi e dure per un individuo: andare in guerra ed emigrare.


Incipit de “Gli inizi del partigiano Raoul” di Beppe Fenoglio

venerdì 23 aprile 2010

Giornata del Libro e del Diritto d'autore: anche in Italia?


L’idea della Giornata mondiale del libro e del Diritto d’autore ha la sua origine in Catalogna dove, il 23 aprile, festa di San Giorgio, viene offerta una rosa per ogni libro venduto. La data ha, inoltre, un particolare valore simbolico poiché il 23 aprile del 1616 vennero a mancare contemporaneamente Cervantes, Shakespeare e l’ Inca Garcilaso de la Vega.

Attraverso la celebrazione in tutto il mondo della Giornata del Libro e del Diritto d’autore, l’UNESCO intende pagare un tributo universale ai libri e agli autori, incoraggiando il piacere della lettura ed il rispetto per l’insostituibile ruolo di coloro che hanno costruito il progresso sociale e culturale dell’Umanità.

Quest’anno la Conferenza Generale Unesco (tenutasi dal 6 al 23 ottobre 2009) ha recepito le risoluzioni della Generale Assemblea delle Nazioni Unite di celebrare il 2010 come Anno Internazionale del ravvicinamento delle culture e quindi di avviare un conseguente piano di azione. L’obiettivo da perseguire consiste nel consolidare ed intensificare il dialogo tra culture per incrementare il rispetto etico alla diversità ed alla mutua comprensione, elementi chiave interni alla Carta delle Nazioni Unite e alla Costituzione dell’UNESCO. Quindi il tema dominante suggerito dall’Unesco sarà incentrato sul libro come avvicinamento e dialogo tra culture.

Tutto questo è molto interessante. Peccato che la notizia sia quasi passata inosservata in Italia.
Marco

sabato 27 marzo 2010

Cuore di carta.

Curare una malattia significa curare una persona. La medicina si occupa di guarire quel corpo:
ma è sufficiente? Ieri, con un piccolo spettacolo di letture e musiche, presso il reparto di cardiologia dell'ospedale di Borgo Trento a Verona, abbiamo provato a curare l'anima di quei corpi malati. Utopia? Forse. Ma si può proseguire sul sentiero della vita, irta di ostacoli, senza sogni e senza poesia nel cuore? Un'endovena di letteratura e musica mette le PAROLE IN CIRCOLO necessarie ad ognuno.
Necessarie...!
Marco

Tra un fiore colto e l'altro donato
l'inesprimibile nulla.
Giuseppe Ungaretti

mercoledì 10 marzo 2010



Ecco il nostro prossimo appuntamento!

Metti a nudo il tuo cuore, e la gente starà ad ascoltarti per quello. E solo quello è interessante. (Joseph Conrad)

Cosa bolle in pentola?

Andata! Incontrarsi al Castrum di Castelrotto per mettere alla prova le nostre doti di lettori è stata una grande idea (grazie Giulia!) e una fantastica scoperta.
Un luogo dall'aria quasi magica, fuori dal tempo. Per me, orbo come una talpa, l'atmosfera tenebrosa ha dato qualche problema di lettura...ma era davvero suggestiva.
E adesso? Non sarebbe bello ritrovarsi con nuove idee letterarie, magari invitando un pubblico che ama il tal autore o desidera ascoltare quell'altro argomento?
Intanto nella pentola stanno bollendo nuove idee...


Marco

"Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l'amore che ho lasciato correre..." 
Isabel Allende 

mercoledì 3 marzo 2010

Dolce attesa.


Vive? Non ancora.
Non è una creatura che respira, capace di vita propria.
Siamo in gestazione.
Sta prendendo forma, direi che siamo al quarto mese di gravidanza. Ha tutti gli organi necessari alla futura vita, ma non è ancora il momento, non sa respirare da solo. Domenica sera, a Castelrotto, presso Castrum (l'ex Agl'Angeli) il nostro gruppo di lettori espressivi si mettera alla prova. Sarà una specie di ecografia del quarto mese, quando si controlla che il pupo stia bene per poi tornare a casa ed essere tranquilli fino alla prossiam ecografia. Sarà femmina? Sicuramente sì! Il giorno prima della festa della donna non potrebbe essere altrimenti.
A chi assomiglierà?
Secondo me avrà le orecchie di Emiliano, attente alla melodia. Gli occhi saranno di Magi, dolci e scrutanti, ma discreti. Il sorriso? Quello di Giulia, senza dubbio. Le mani laboriose saranno quelle di Alberto (l'importante è che non prenda i capelli;-)). Avrà la pazienza di Elena F. e il cipiglio di Elena Z. E la forza non potrebbe essere che quella di Valeria. La forma fisica, quasi perfetta, sarà quella di Carolina. Di Barbara? Prenderà la saggezza che non si esibisce. Manco solo io. Ma forse non mi può assomigliare. Mi sento più un ostetrico che un padre. Allora lo adotterò. E troverò in lui qualcosa che mi somigli, ci sia o non ci sia. Ma cosa? Poco importa. L'unica cosa importante è che l'ecografia del quarto mese è la prima occasione per vederlo roteare nell'utero, simile ad un astronauta nello spazio. Nei prossimi controlli lo vedremo a sezioni, tanto sarà grande. Per intero lo vedremo solo quando vedrà la luce, quando sarà tra le nostre braccia.
Non vedo l'ora che nasca!! Però che bella anche l'attesa! Voglio godermela, assaporarla.
Leggere per me, per noi, è un modo di comunicare. Questa creatura parlerà con il linguaggio dei libri, della letteratura, della poesia. Dei sentimenti. E' questo che ci unisce. E ci credereste? La cosa che più ci lega è la diversità. Siamo così diversi che continuiamo a prendere uno dall'altro. Riusciremo a portare a termine la gravidanza? Riusciremo ad essere un unico organismo con così tanti organi diversi?
Dall'ecografia si capiscono molte cose, si ricavano elementi per comprendere l'evoluzione della gravidanza. Se volete vederla, domenica sera al Castrum, alle 21.30 ne avrete l'occasione.

Marco


Il tempo di leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac