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Verona
COLONNE DI CARTA si può considerare un'OFFICINA SPERIMENTALE PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA.
Essendo per la maggior parte studenti della facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Verona, attualmente stiamo lavorando soprattutto sulla lettura espressiva, ma non ci consideriamo solo lettori. Vogliamo essere studenti e studiosi che credono fermamente che la cultura possa essere ancora un mezzo per esprimersi, necessaria per vivere e realizzarsi nelle sue forme più diverse. Questo blog è un mezzo per dar vita a un dibattito culturale oltre che informare sui nostri spettacoli e le varie iniziative che intraprenderemo. Ma l'obiettivo finale è diventare promotori delle più diverse proposte nel maggior numero di ambiti culturali possibili.

giovedì 29 aprile 2010

Musica in parole o Parole in musica?


Non è certo facile rispondere ad una domanda come questa, anzi direi che una risposta certa non l'avremo, perchè la parola è musica e la musica è parola!
Gli antichi dicevano "Tutto si muove, Tutto vibra".
E' possibile quindi che ogni nostra parola,ogni suono che produciamo vada a trasformare l'ambiente che ci circonda, influenzato dalle nostre vibrazioni?
Forse è per questo motivo che dovremmo prestare più attenzione a ciò che viene detto e a ciò che viene espresso con il suono, perchè molti indizi ci sono nascosti e se non rimaniamo con l'orecchio teso ad ascoltare sentiremo solo una nenia insulsa, mentre il mondo suona la sinfonia della vita!

Emi

domenica 25 aprile 2010

Resistenza a chi?


Negli ultimi anni è nato un dibattito sul significato storico della Resistenza: chi erano i partigiani e che significato ha avuto la loro attività?
Purtroppo viene data solo una risposta politica, ognuno dalla propria parte. La letteratura italiana possiede un filone nato nel dopoguerra sulla resistenza, che guarda da diverse angolature a ciò che è accaduto.
Prima di arrogarci il diritto di riscrivere la storia, leggiamo ciò che già è stato scritto.

Marco


Sergio P. partì una mattina da Castagnole delle Lanze per andare a Castino ad arruolarsi in quell’importante presidio badogliano.
Aveva diciotto anni scarsi, un impermeabile chiaro, un cinturone da ufficiale e scarpe da montagna nuove con bei legacci colorati, ma rimaneva quello che era sempre stato sino a un minuto prima dalla partenza: un ragazzo di paese che i suoi sono possidenti e l’hanno mandato in città a studiare. E lo steso rimase anche quando, perso di vista Castagnole, da una tasca sotto l’impermeabile tirò fuori una pistola nuovissima e ne riempì la fondina dando così un significato al cinturone da ufficiale.
Aveva in mente di mettersi nome di battaglia Raoul.
Per una strada tutta deserta camminava a cuor leggero; a dispetto del fatto che al paese aveva lasciata sola sua madre vedova, si sentiva figlio di nessuno, e questa è la condizione ideale per fare le due cose veramente gravi e dure per un individuo: andare in guerra ed emigrare.


Incipit de “Gli inizi del partigiano Raoul” di Beppe Fenoglio

venerdì 23 aprile 2010

Giornata del Libro e del Diritto d'autore: anche in Italia?


L’idea della Giornata mondiale del libro e del Diritto d’autore ha la sua origine in Catalogna dove, il 23 aprile, festa di San Giorgio, viene offerta una rosa per ogni libro venduto. La data ha, inoltre, un particolare valore simbolico poiché il 23 aprile del 1616 vennero a mancare contemporaneamente Cervantes, Shakespeare e l’ Inca Garcilaso de la Vega.

Attraverso la celebrazione in tutto il mondo della Giornata del Libro e del Diritto d’autore, l’UNESCO intende pagare un tributo universale ai libri e agli autori, incoraggiando il piacere della lettura ed il rispetto per l’insostituibile ruolo di coloro che hanno costruito il progresso sociale e culturale dell’Umanità.

Quest’anno la Conferenza Generale Unesco (tenutasi dal 6 al 23 ottobre 2009) ha recepito le risoluzioni della Generale Assemblea delle Nazioni Unite di celebrare il 2010 come Anno Internazionale del ravvicinamento delle culture e quindi di avviare un conseguente piano di azione. L’obiettivo da perseguire consiste nel consolidare ed intensificare il dialogo tra culture per incrementare il rispetto etico alla diversità ed alla mutua comprensione, elementi chiave interni alla Carta delle Nazioni Unite e alla Costituzione dell’UNESCO. Quindi il tema dominante suggerito dall’Unesco sarà incentrato sul libro come avvicinamento e dialogo tra culture.

Tutto questo è molto interessante. Peccato che la notizia sia quasi passata inosservata in Italia.
Marco