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Verona
COLONNE DI CARTA si può considerare un'OFFICINA SPERIMENTALE PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA.
Essendo per la maggior parte studenti della facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Verona, attualmente stiamo lavorando soprattutto sulla lettura espressiva, ma non ci consideriamo solo lettori. Vogliamo essere studenti e studiosi che credono fermamente che la cultura possa essere ancora un mezzo per esprimersi, necessaria per vivere e realizzarsi nelle sue forme più diverse. Questo blog è un mezzo per dar vita a un dibattito culturale oltre che informare sui nostri spettacoli e le varie iniziative che intraprenderemo. Ma l'obiettivo finale è diventare promotori delle più diverse proposte nel maggior numero di ambiti culturali possibili.

martedì 30 agosto 2011

Dove trovare la poesia


Letteratura non significa solo libri. Ci sono forme di poesia inconsuete, come la canzone. Forse è una delle ultime forme poetiche che raggiungono tutti. Spesso però si tende a dare più importanza alla melodia che al testo. Eppure vi sono canzoni che arrivano a noi anche senza musica. Non serve nessun tipo di accompagnamento: arrivano al cuore e colpiscono. Certo, parliamo di brani di qualità. Come possiamo credere di trovare della poesia in un ritornello che si ripete sempre uguale? 

Marco

martedì 23 agosto 2011

Camminare sui sentieri delle pagine lette...


... o come in questo caso "lungomare".

Tornata da un viaggio memorabile nella Finistère della Bretagna, vi porgo in omaggio una poesia di Eugenio Montale, tratta proprio dalla sezione Finisterre della raccolta La bufera e altro.
Calpestare la terra su cui sono stati, prima di noi, i grandi della parola ha un che di mistico e di reverenziale. Ma soprattutto è il modo più efficace (e più piacevole) per respirare l'atmosfera e partecipare allo spirito che la Poesia contiene.

La foto è stata scattata a Saint Malò dove una mattina, passeggiando sulla spiaggia, ho trovato un osso di seppia che mi ha regalato un sorriso.


SU UNA LETTERA NON SCRITTA

Per un formicolio d’albe, per pochi
fili su cui s’impigli
il fiocco della vita e s’incollani
in ore e in anni, oggi i delfini a coppie
capriolano coi figli? Oh ch’io non oda
nulla di te, ch’io fugga dal bagliore
dei tuoi cigli. Ben altro è sulla terra.

Sparir non so né riaffacciarmi; tarda
la fucina vermiglia
della notte, la sera si fa lunga,
la preghiera è supplizio e non ancora
tra le rocce che sorgono t’è giunta
la bottiglia dal mare. L’onda, vuota,
si rompe sulla punta a Finisterre.

(Elena)

giovedì 11 agosto 2011

Corri Corri...


Quando tutto cambia, quando ogni cosa ne diviene un'altra, quando i poli invertono la loro ipnosi sulla terra. lascia che speranza soffi sulla girandola della vita.

Fermati, riposa, ascolta.

Se la mano della penna con troppa foga riempie il foglio, nessun potrà capire cosa mente voleva dire.

Fermati, riposa, ascolta.


Emi