About us

La mia foto
Verona
COLONNE DI CARTA si può considerare un'OFFICINA SPERIMENTALE PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA.
Essendo per la maggior parte studenti della facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Verona, attualmente stiamo lavorando soprattutto sulla lettura espressiva, ma non ci consideriamo solo lettori. Vogliamo essere studenti e studiosi che credono fermamente che la cultura possa essere ancora un mezzo per esprimersi, necessaria per vivere e realizzarsi nelle sue forme più diverse. Questo blog è un mezzo per dar vita a un dibattito culturale oltre che informare sui nostri spettacoli e le varie iniziative che intraprenderemo. Ma l'obiettivo finale è diventare promotori delle più diverse proposte nel maggior numero di ambiti culturali possibili.

giovedì 20 maggio 2010

I FIGLI DI CALVINO


Nell'immensa gioia di crescere dei figli, rimane sempre, per un genitore, il dubbio che non si sia fatto tutto il possibile, soprattutto quando non li vediamo come avremmo voluto. Ma poi, nella diversità, un padre vede sempre qualcosa di sè nel proprio figlio. Capisce che, nonostate tutto, i semi che ha pianato hanno dato il loro frutto. Semi piantati in una terra divesa, e per questo diversi essi stessi. Ieri sera il nostro spettacolo ITALO AMERICANO, ci ha dato grandi soddisfazioni. Non credevo così tante!! Belli i complimenti: ma fantastiche le critiche! E' incredibile la soddisfazione di sentirti dire che potevi fare meglio. Oppure quando ti punzecchiano rimproverandoti che hai fatto una cosa brutta. Significa che qualcuno ti osserva, ha visto che ci sei. E noi possiamo imparare da questo. Molto più triste aver visto chi, attratto dal volantino che prometteva un aperitivo, se n'è andato quando si è reso conto che assieme all'apertivo c'era qualcos'altro di "troppo impegnativo".
Cosa rispondere a chi ci critica? Che è vero, non siamo neppure degni di parlare di Calvino; la nostra interpretazione è stata libera, forse troppo. Eppure nel nostro spettacolo c'era qualcosa di lui. Perchè anche noi,amanti della letteratura, siamo suoi figli. E, almeno un pò, gli assomigliamo.

Marco

sabato 8 maggio 2010

ITALO AMERICANO




APPUNTI PER IL FUTURO
1-Essere più leggeri: bisogna volare altrimenti il mondo ci schiaccia
2-Viaggiare rapidi: il mondo è paese e per tornare a casa serve esserlo
3-Essere esatti:com'è il silenzio
4-Pensare visibilmente: per rendere i sogni reali
5-Vedere la molteplicità del mondo: perchè c'è tanto da vedere e noi vogliamo conoscere tutto.

Alberto

mercoledì 5 maggio 2010

Maratona letteraria del 3 e 4 maggio 2010: c'eravamo!


"Sono andato, in piena notte, a leggere per una maratona letteraria" ho detto ad un amico.
"E che è?" mi ha chiesto. Ho risposto che, alla Società Letteraria di Verona, si era letto per trenta ore, ininterrottamente, le "Confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo, in occasione del 150° anniversario dello sbarco dei Mille di Garibaldi.
E ho precisato: ininterrottamente!

Mi sono sentito chiedere:
"E che c'è di straordianario?"
Di straordinario c'è che, assieme alle tante cose che accadono ogni istante nel mondo, c'eravamo anche noi delle COLONNE DI CARTA (vedi nella Gallery), assieme ad altri volontari, idealisti del libro che considerano importante testimoniare che la lettura è un veicolo non solo di contenuti di altri, ma anche di significati propri. Leggere Nievo significa che crediamo nell'Italia, bella o brutta che sia, e in ciò che hanno fatto i nostri avi.
Ma, soprattutto, crediamo che anche noi, magari con questo gesto, abbiamo fatto qualcosa per l'Italia che verrà!

Marco


Io nacqui veneziano ai 18 ottobre del 1775, giorno dell'evangelista san Luca; e morrò per la grazia di Dio italiano quando lo vorrà quella Provvidenza che governa misteriosamente il mondo.


Incipit de "Le confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo